Forse il più importante tra gli strumenti
Nell’ambito della produzione si sente spessissimo parlare di bassi.
Ci sono tantissimi articoli online su come crearli, come gestirli e come usarli ma è importante definire che funzioni svolgono all’interno delle canzoni e che tipi di basso possono esserci.Autore
In ambito EDM il basso è uno strumento estremamente importante, poiché in genere è quello a cui viene dato il compito principale, la melodia più importante e portante all’interno della traccia. Una canzone senza basso non ha corpo, non ha potenza e profondità. Le frequenze che in genere gli vengono assegnate partono appunto da quelle basse: dalle 150-200Hz in su. Il limite superiore è definito dal tipo di basso, da quanto spazio noi produttori vogliamo dargli e dall’importanza che gli viene assegnata all’interno della traccia.
Il tipo di basso si può definire come la sua forma, il modo in cui evolve e che funzione ha all’interno della traccia. Questi elementi sono molto intrecciati tra di loro, pertanto è difficile stabilire un confine preciso.
La scelta del tipo di basso che andremo ad aggiungere alla nostra traccia sarà principalmente influenzata dal genere, dai BPM della traccia stessa e dal tipo di movimento ritmico che suscitare nell’ascoltatore.
Xilent ci fornisce un’ottima dimostrazione di cosa è possibile fare con un basso spingendo al limite il concetto stesso
È importante definire la differenza tra un basso e un sub-basso
Un sub-basso è un basso che occupa le frequenze vicine a quelle dove troviamo il picco del kick cioè sotto le 100-80Hz. In genere è molto elementare, spesso una semplice sinusoide (perfettamente in mono), ed ha il compito di aggiungere corpo. Il 90% delle volte questo basso non viene nemmeno percepito, ed è proprio questa la sua funzione, deve aggiungere potenza al resto degli strumenti e al basso stesso, che invece l’ascoltatore percepirà attivamente e che avrà un contenuto armonico molto superiore e conterrà molte variazioni e articolazioni.
In poche parole il sub-basso è quello che c’è ma non si sente, e nel caso dovesse mancare questa assenza verrebbe chiaramente percepita.
Tipologie principali
Continuo/Progressivo
In genere ha un contenuto armonico più o meno ampio ma che non viene modificato di molto nel dominio del tempo e non contiene filtri in movimento che variano in modo importante il suono. Utilizzato in quasi tutti i generi di EDM.
Un perfetto esempio di basso progressivo: Some Chords di Deadmau5
Pizzicato/Inviluppato
Spesso detto anche “plucked bass” ha un contenuto armonico più stretto rispetto ad un basso continuo e ha un filtro (in genere passa-basso) la cui frequenza di taglio viene animata da un inviluppo con un attack molto veloce (5-20 ms) seguito da un decay con una durata a piacere. In questo modo il filtro scopre le frequenze alte solo nel momento dell’attacco (i primi 5-20ms) per poi tornare gradualmente in uno stato “chiuso“. Questo basso è molto utilizzato nella musica house e sottogeneri, ma anche nella trance, techno, hardstyle ecc…
The Veldt è tutta basata su un basso pizzicato (nonostante suoni note relativamente alte)
Wobble Bass
Questo tipo di basso è diventato molto famoso grazie al massiccio uso che viene fatto nella dubstep, diventando una caratteristica di questo genere. Una proprietà fondamentale dei bassi wobble è il suo tipico suono di movimento continuo e ciclico. Questa proprietà viene ottenuta muovendo i filtri e altri parametri con un LFO secondo il percorso una sinusoide (principalmente) oppure con altri tipi di onde, o infine creando percorsi unici a mano. Spesso oltre a modificare i parametri e le frequenze di taglio dei filtri vengono animati anche effetti di trasformazione sugli oscillatori (qualcuno ha detto FM?). Utiliizato sopratutto nella dubstep, ma anche nella drum’n’bass, indie e chillstep
Metamorphic III affascina di fronte a bassi armoniosi e cristallini, ma nello stesso tempo potenti e ben presenti nella traccia. Un ottimo esempio che sia diverso dalla dubstep
Come abbiamo visto il tipo di basso in fin dei conti è deciso da come viene modificato il suo contenuto armonico nel tempo e da come vengono animati i parametri. Queste sono le categorie principali, ma è molto difficile attirbuire una categoria precisa a questi strumenti, dati che ci sono moltissimi altri tipi di basso che potremo creare, ed è qui che entra in gioco la fantasia e l’abilità di un produttore.
Alcuni producer si sono fatti un nome grazie alla loro abilità di creare nuovi tipi di basso o ad inventare nuovi tipi di trasformazione. Altri hanno rivoluzionato la funzione stessa del basso, dando il compito portante della canzone ad altri tipi di strumenti o utilizzando un basso in un modo completamente nuovo.
La “bellezza” di un basso dipende moltissimo dal contesto in cui viene messo e da come interagisce con gli altri strumenti. Sta a te trovare il giusto equilibrio.
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